Grillo rifiuta l’accordo con Letta

26/04/2013

letta

Nessuna proposta concreta da Letta per il M5S

Enrico Letta, il nuovo nome fatto da Napolitano per cercare di formare un governo, ha terminato nella giornata di ieri le consultazioni con i partiti: in una corsa contro il tempo, l’esponente del PD ha ascoltato tutti i partiti, compreso il Movimento 5 Stelle durante la diretta Streaming (richiesta e accettata da Letta).
Il messaggio, ancora una volta, è stato chiarissimo: smettetela di fare barricate contro la vecchia politica e collaborate con voi, “mescolate” i vostri voti e facciamo le leggi.
Il problema, ovviamente, è che Letta non propone nulla di concreto, ancora una volta non sono state fatte proposte tangibili (fnanziamento ai partiti, legge elettorale, conflitto di interessi, doppi incarici etc etc) sulle quali dar la fiducia a questo nuovo governo.

La domanda che ora mi pongo è questa: perché un Movimento 5 Stelle dovrebbe “mescolare” e dare il proprio appoggio ad un governo sulla fiducia? Quale fiducia può dare un governo composto da politici che per 20 anni non hanno saputo cambiare legge elettorale, non hanno saputo offrire al nostro paese una reale democrazia (ad esempio con una legge sul conflitto di interessi seria), non hanno saputo controllare i soldi pubblici finiti nei partiti…
Cosa avrebbe fatto cambiare lo stile e lo spirito dei partiti gestiti sempre e solo dai soliti noti?

La risposta di Grillo non si è fatta attendere e con un post a firma Kasap Aia, il leader del Movimento 5 Stelle ha messo la parola fine ad un eventuale sostegno al governo Letta

“MESCOLARSI ! questo termine sembra la cifra espressa da Enrico Letta (Capitan Findus, lo stoccafisso del pdmenoelle, ndr), è un mantra, anche lo scorso streaming c’era questa insistenza. E’ un termine da cucina per quanto raffinata, o per cocktails dal risultato non necessariamente gradevole al gusto.I programmi economici e di riforma del finanziamento ai partiti non possono essere “mescolati” sono infatti alternativi, nettamente alternativi, anche alla luce del fatto che le risorse destinate allo sviluppo sono esigue. E’ alternativo anche l’approccio alle riforme della costituzione. Una va verso uno strisciante presidenzialismo l’altra verso la liberazione del parlamento dal giogo che in questi vent’anni è stato imposto da giri e raggiri ai danni della sovranità popolare che il Parlamento esprime. Contribuire non è mescolarsi è l’esatto contrario.”

dal blog di Beppegrillo.it

Il governo degli inciuci è pronto a partire, ma dovrò farlo senza il M5S.