Ad esprimersi e’ stata la Corte Superiore di Los Angeles che ha rinviato a giudizio l’ex medico del cantante: secondo la Corte il dottore avrebbe iniettato da prima una dose extra di anestetico per poi chiamare i soccorsi in ritardo e nascondere il suo operato.
Ora Murray, attualmente con licenza medica sospesa, rischia fino a 4 anni di carcere e l’interdizione dall’esercizio dell’attvità medica: il dottore continua a respingere tutte le accuse affermando che sarebbe stato lo stesso Jackson a iniettarsi la dose letale del propofol. Il processo inizera’ il 25 gennaio